RICERCA (13)
Il suono in natura e gli ascoltatori senza orecchie
La prossima volta che ti troverai a passeggiare in natura fai attenzione a cosa dici perché qualcuno o qualcosa, potrebbe essere in ascolto.
É nato prima il polline o l'impollinatore?
Dott. Antonello Pelosi: Coronavirus - caratteristiche, diffusione e prevenzione
Il Coronavirus accompagna ormai la nostra quotidianità. Ma cos’è, da dove origina e come possiamo prevenire la sua diffusione? Grazie alla scienza comprendiamo meglio la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, con la consapevolezza che anche gli organismi patogeni si fanno strada nel mondo animale e spesso proprio grazie a noi.
Shifting Baseline Syndrome: una storia di memorie corte
Oh mi spiace, anche tu hai la sindrome.
Non lo sapevi ma adesso che lo sai almeno puoi darti una regolata dai...
Di che parlo? Della Shifting Baseline Syndrome che potremmo tradurre in Sindrome da spostamento dei punti di riferimento.
É grave?? Abbastanza.
Il CERVELLO DELLE API: dallo stimolo sensoriale alla risposta comportamentale
La vita di un’ape non deve essere cosa facile. Sempre in giro in un ambiente in continuo cambiamento, l’ape raccoglie informazioni dal mondo circostante e le comunica alle proprie compagne, prendendo insieme ad esse decisioni circa il futuro della famiglia. Un sistema che ha garantito il successo evolutivo di questa specie di insetto.
Adattamenti estremi: le api del vulcano Masaya
Pochi posti in natura sanno essere inospitali quanto un vulcano attivo, eppure quel vulcano è la casa di una colonia di api che ha imparato a sopravvivere al suo interno per scappare dall’uomo.
Il CERVELLO DELLE API: l'apprendimento all'interno del nido
Quando un’ape si posa su un fiore l’odore di quel fiore è sufficiente a dare l’informazione se visitare o meno quella fonte di cibo - ossia se succhiare quel nettare o passare oltre - grazie al ricordo di quell’odore che è stato fissato nella memoria durante l’apprendimento associativo.
Trattamento antivarroa: metodi, efficacia e controindicazioni
Oggi incontriamo Riccardo Cabbri, dottorando presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Riccardo ha iniziato a lavorare con le api 5 anni fa al CREA-API di Bologna per svolgere la tesi di laurea. Non aveva mai avuto contatti con questi animali, ma l'incontro è stato folgorante e non è più riuscito ad allontanarsene tanto che oggi è dottorando, tecnico per l’associazione “Le nostre api” di Bologna e apicoltore hobbista.
Varroa destructor: l'acaro parassita delle api da miele
La specie Varroa destructor Anderson e Trueman 2000 (Arachnida, Acari, Mesostigmata: Varroidae), è stata precedentemente ritenuta V. jacobsoni e osservata in Indonesia in associazione con Apis cerana. Studi di biologia molecolare hanno evidenziato che la specie destructor è ben differenziata dalla jacobsoni e che, tra i vari aplotipi osservati all’interno della specie, solo due sono altamente patogeni per Apis mellifera: quello coreano e quello giapponese (Anderson e Trueman 2000, Rosenkranz et al 2010).
Il CERVELLO DELLE API: odori e sapori nella scelta delle risorse
Gli insetti rappresentano dei buoni modelli sperimentali per gli studi di neuroetologia grazie al fatto di avere un sistema nervoso relativamente piccolo in cui le singole cellule e le loro connessioni sono facilmente individuabili.