Nato esattamente trecento anni dopo Isaac Newton, Stephen William Hawking ha occupato a Cambridge, dal 1979 al 2009, la prestigiosa cattedra di matematica lucasiana che fu dello stesso Newton nel 1669.
Le forze fondamentali che sono alla base dei fenomeni fisici e responsabili della struttura della materia e dell'universo sono quattro: la forza gravitazionale, la forza elettromagnetica, la forza nucleare forte e la forza nucleare debole. La gravità è la più debole delle quattro forze ma ha un lunghissimo raggio d’azione ed agisce su tutto l’universo. La forza elettromagnetica è molto più intensa della gravità e domina su piccole scale; si esercita tra particelle dotate di carica elettrica ed è la responsabile del moto orbitale degli elettroni intorno al nucleo. La forza nucleare forte tiene unite le particelle che compongono il nucleo atomico mentre la forza debole è responsabile della radioattività e gioca un ruolo essenziale nelle stelle e nella formazione degli elementi.
Oggi gli scienziati descrivono l’universo utilizzando due teorie distinte; c’è chi usa la gravità come forza che dominante l’intero universo e c’è invece chi fa riferimento al regno delle probabilità e dell’infinitamente piccolo per studiare atomi e molecole. E così una delle più grandi imprese della fisica è quella di mettere insieme l’estremamente grande con l’estremamente piccolo nella ricerca di una teoria unificata che metta d’accordo per sempre e senza faide la relatività generale e la meccanica quantistica.
Questo sembrò impossibile fino agli anni settanta quando gli studi di Hawking sui buchi neri, che possono avere origine dal collasso di una stella di grandi dimensioni, e sugli intensi campi gravitazionali che si generano intorno ad essi, fecero emergere uno scenario in cui qualcosa di molto pesante e denso possa esistere in uno spazio molto ma molto piccolo gettando quindi le basi per una possibile conciliazione tra le due teorie da sempre in disaccordo tra loro.
Era l’aprile del 1980 quando, per la lezione inaugurale del suo corso a Cambridge, espresse il desiderio di rincorrere la cosiddetta “Teoria del Tutto” che avrebbe potuto unificare tutte le particelle e le forze che governano la natura.
“Il fine ultimo della scienza deve essere quello di fornire una singola teoria in grado di descrivere e comprendere l’intero universo”. -Stephen William Hawking