Buono #14
Nato a Stoccolma nel 1833, chimico che inventò la dinamite. Purtroppo, come spesso accade per i ritrovati scientifici, tale invenzione si porta dietro il grosso rischio di essere malamente usata, una conseguenza che Nobel percepì in modo pressante, tanto da gettarlo in una crisi esistenziale.
BUONO #8 Chi sono?
Comprendere come avvenga il processo decisionale e da cosa sia regolato è una delle più grandi sfide dei biologi, psicologi ed economisti di tutti i tempi. In questo campo di studio si inserisce la teoria dei giochi, un modello matematico che studia le decisioni individuali di un soggetto in un contesto di interazione strategica con altri soggetti, dove i risultati delle azioni degli individui dipendono dalle azioni degli altri.
BUONO #17 Chi sono?
Fibonacci è stato un matematico italiano famoso per aver individuato una sequenza di numeri conosciuta come successione di Fibonacci, ossia una successione di numeri interi positivi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti (Fn=1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89) e i primi due termini della successione sono per definizione F1=1 e F2=1.
BUONO #2 Chi sono?
Laureatosi alla Facoltà di Medicina di Pavia con la tesi “Sull’eziologia delle malattie mentali”, Camillo Golgi ha contribuito a rivoluzionare le conoscenze sul sistema nervoso grazie ai suoi studi istologici. Infatti, grazie al metodo di Golgi o impregnazione cromoargentica, è stato possibile osservare il neurone in modo chiaro e nella sua interezza.
Buono #15
All’inizio del ventesimo secolo, i genetisti riscoprirono l’interesse per la teoria ereditaria di Mendel e grazie alla collaborazione tra discipline diverse, come la genetica e la citologia, fu possibile confermare l’esistenza dei geni associati ai cromosomi. Tale scoperta si attribuisce agli studi di Morgan sul moscerino della frutta Drosophila melanogaster : la drosophila aveva delle caratteristiche molto utili per questo tipo di studi perché avendo solo quattro cromosomi, di cui due sessuali morfologicamente distinguibili (XX femmine e XY maschi), era molto facile seguire il destino di una mutazione.
Individui di Drosophila melanogaster con il maschio mutato
Come tutte le scoperte più sorprendenti, tutto è iniziato dalla semplicità dell’osservazione: durante gli esperimenti nella “Fly Room” presso la Columbia University, Morgan e il suo team osservarono moscerini maschi con gli occhi mutati di bianco, anziché rossi come solito; incrociarono quindi questi moscerini con una femmina con gli occhi rossi ottenendo moscerini maschi e femmine con occhi rossi, e successivamente incrociarono la progenie ottenuta, la quale ha prodotto tutte le femmine e la metà dei maschi con gli occhi rossi e l’altra metà dei maschi con gli occhi bianchi.
Questo schema suggeriva che il tratto colore dell’occhio era legato ad un gene presente sul cromosoma X in due forme alleliche: uno selvatico che produceva occhi rossi, e uno mutato che produceva occhi bianchi. Gli studi di Morgan e colleghi furono pionieristici tanto quanto gli studi di Mendel e fecero luce sulla natura dei meccanismi ereditari, consentendo a noi oggi di capire molto meglio i geni, le mutazioni e i segreti del DNA.
BIBLIOGRAFIA:
- Sturtevant AH 1965 A history of genetics. Harper and Row, New York.
- Snustand and Simmons 2000 Principi di genetica.
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#BUONO #15
— buono (@ilmielebuono) 20 febbraio 2017
Ho speso così tanto tempo a capire chi mangiasse la mia frutta quando sarebbe bastato leggere i cromosomi. #20BUONI #SaveTheBees pic.twitter.com/U9IzajWbzw
Apicoltura urbana: il ritorno delle api in città
Da tempo nelle nostre città si osserva un fenomeno apparentemente strano: gli insetti impollinatori, in particolare le api, sembrano essere tornate sui balconi o nei giardini pubblici.
Com'è fatta un'arnia?
Andiamo alla scoperta di quello che è lo strumento fondamentale fare apicoltura e allevare le api: l’arnia. Un’arnia è una struttura artificiale all’interno della quale una famiglia di api vive e cresce fino a comprendere circa 50.000, 60.000 individui. Viene invece chiamato apiario l’insieme di più arnie collocate all’interno della stessa postazione.
UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA MA UN'APE SI
Eccoci con un nuovo aggiornamento dall’apiario BUONO dove in questi giorni le api hanno ripreso instancabilmente le loro attività. D’altronde è arrivata la primavera con i suoi mille colori ed è impossibile resistere ad un bel volo dopo un inverno nel glomere!