Buono #9
Pitagora fu uno dei più grandi matematici e filosofi dell’antica Grecia, famoso soprattutto per il noto Teorema a lui attribuito, il quale afferma che in un triangolo rettangolo la somma dei quadrati costruiti sui cateti è uguale al quadrato costruito sull’ipotenusa.
BUONO #6 Chi sono?
Luis Pasteur fu il primo grande microbiologo della storia. Il suo nome è noto ai più per la pastorizzazione, simbolo della sua vita scientifica.
BUONO #7 Chi sono?
Manchester, Giugno 1912: il fisico danese Niels Bohr scrive al fratello Harald “forse ho scoperto qualcosa sulla struttura degli atomi”. Bohr sta trascorrendo un periodo di lavoro nel laboratorio del fisico neozelandese Rutherford, che l’anno precedente aveva proposto per l’atomo la struttura detta planetaria perché rassomigliante ad un sistema di pianeti con gli elettroni ruotanti intorno ad un nucleo.
Buono #14
Nato a Stoccolma nel 1833, chimico che inventò la dinamite. Purtroppo, come spesso accade per i ritrovati scientifici, tale invenzione si porta dietro il grosso rischio di essere malamente usata, una conseguenza che Nobel percepì in modo pressante, tanto da gettarlo in una crisi esistenziale.
BUONO #8 Chi sono?
Comprendere come avvenga il processo decisionale e da cosa sia regolato è una delle più grandi sfide dei biologi, psicologi ed economisti di tutti i tempi. In questo campo di studio si inserisce la teoria dei giochi, un modello matematico che studia le decisioni individuali di un soggetto in un contesto di interazione strategica con altri soggetti, dove i risultati delle azioni degli individui dipendono dalle azioni degli altri.
BUONO #2 Chi sono?
Laureatosi alla Facoltà di Medicina di Pavia con la tesi “Sull’eziologia delle malattie mentali”, Camillo Golgi ha contribuito a rivoluzionare le conoscenze sul sistema nervoso grazie ai suoi studi istologici. Infatti, grazie al metodo di Golgi o impregnazione cromoargentica, è stato possibile osservare il neurone in modo chiaro e nella sua interezza.
Buono #15
All’inizio del ventesimo secolo, i genetisti riscoprirono l’interesse per la teoria ereditaria di Mendel e grazie alla collaborazione tra discipline diverse, come la genetica e la citologia, fu possibile confermare l’esistenza dei geni associati ai cromosomi. Tale scoperta si attribuisce agli studi di Morgan sul moscerino della frutta Drosophila melanogaster : la drosophila aveva delle caratteristiche molto utili per questo tipo di studi perché avendo solo quattro cromosomi, di cui due sessuali morfologicamente distinguibili (XX femmine e XY maschi), era molto facile seguire il destino di una mutazione.
Individui di Drosophila melanogaster con il maschio mutato
Come tutte le scoperte più sorprendenti, tutto è iniziato dalla semplicità dell’osservazione: durante gli esperimenti nella “Fly Room” presso la Columbia University, Morgan e il suo team osservarono moscerini maschi con gli occhi mutati di bianco, anziché rossi come solito; incrociarono quindi questi moscerini con una femmina con gli occhi rossi ottenendo moscerini maschi e femmine con occhi rossi, e successivamente incrociarono la progenie ottenuta, la quale ha prodotto tutte le femmine e la metà dei maschi con gli occhi rossi e l’altra metà dei maschi con gli occhi bianchi.
Questo schema suggeriva che il tratto colore dell’occhio era legato ad un gene presente sul cromosoma X in due forme alleliche: uno selvatico che produceva occhi rossi, e uno mutato che produceva occhi bianchi. Gli studi di Morgan e colleghi furono pionieristici tanto quanto gli studi di Mendel e fecero luce sulla natura dei meccanismi ereditari, consentendo a noi oggi di capire molto meglio i geni, le mutazioni e i segreti del DNA.
BIBLIOGRAFIA:
- Sturtevant AH 1965 A history of genetics. Harper and Row, New York.
- Snustand and Simmons 2000 Principi di genetica.

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#BUONO #15
— buono (@ilmielebuono) 20 febbraio 2017
Ho speso così tanto tempo a capire chi mangiasse la mia frutta quando sarebbe bastato leggere i cromosomi. #20BUONI #SaveTheBees pic.twitter.com/U9IzajWbzw