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20BUONI2 21 Ottobre 2016

Buono #14

Nato a Stoccolma nel 1833, chimico che inventò la dinamite. Purtroppo, come spesso accade per i ritrovati scientifici, tale invenzione si porta dietro il grosso rischio di essere malamente usata, una conseguenza che Nobel percepì in modo pressante, tanto da gettarlo in una crisi esistenziale.

20BUONI2 21 Ottobre 2016

BUONO #8 Chi sono?

Comprendere come avvenga il processo decisionale e da cosa sia regolato è una delle più grandi sfide dei biologi, psicologi ed economisti di tutti i tempi. In questo campo di studio si inserisce la teoria dei giochi, un modello matematico che studia le decisioni individuali di un soggetto in un contesto di interazione strategica con altri soggetti, dove i risultati delle azioni degli individui dipendono dalle azioni degli altri.

20BUONI2 11 Novembre 2016

BUONO #2 Chi sono?

Laureatosi alla Facoltà di Medicina di Pavia con la tesi “Sull’eziologia delle malattie mentali”, Camillo Golgi ha contribuito a rivoluzionare le conoscenze sul sistema nervoso grazie ai suoi studi istologici. Infatti, grazie al metodo di Golgi o impregnazione cromoargentica, è stato possibile osservare il neurone in modo chiaro e nella sua interezza.

20BUONI2 21 Ottobre 2016

Buono #20

6 Marzo 1869: il chimico russo Dimitri Ivanovič Mendeleev presenta alla Società Chimica Russa il Sistema periodico degli elementi.

20BUONI2 21 Ottobre 2016

Buono #15

All’inizio del ventesimo secolo, i genetisti riscoprirono l’interesse per la teoria ereditaria di Mendel e grazie alla collaborazione tra discipline diverse, come la genetica e la citologia, fu possibile confermare l’esistenza dei geni associati ai cromosomi. Tale scoperta si attribuisce agli studi di Morgan sul moscerino della frutta Drosophila melanogaster : la drosophila aveva delle caratteristiche molto utili per questo tipo di studi perché avendo solo quattro cromosomi, di cui due sessuali morfologicamente distinguibili (XX femmine e XY maschi), era molto facile seguire il destino di una mutazione.

drosophila melanogaster

Individui di Drosophila melanogaster con il maschio mutato

Come tutte le scoperte più sorprendenti, tutto è iniziato dalla semplicità dell’osservazione: durante gli esperimenti nella “Fly Room” presso la Columbia University, Morgan e il suo team osservarono moscerini maschi con gli occhi mutati di bianco, anziché rossi come solito; incrociarono quindi questi moscerini con una femmina con gli occhi rossi ottenendo moscerini maschi e femmine con occhi rossi, e successivamente incrociarono la progenie ottenuta, la quale ha prodotto tutte le femmine e la metà dei maschi con gli occhi rossi e l’altra metà dei maschi con gli occhi bianchi.

Questo schema suggeriva che il tratto colore dell’occhio era legato ad un gene presente sul cromosoma X in due forme alleliche: uno selvatico che produceva occhi rossi, e uno mutato che produceva occhi bianchi. Gli studi di Morgan e colleghi furono pionieristici tanto quanto gli studi di Mendel e fecero luce sulla natura dei meccanismi ereditari, consentendo a noi oggi di capire molto meglio i geni, le mutazioni e i segreti del DNA.

BIBLIOGRAFIA:

  • Sturtevant AH 1965 A history of genetics. Harper and Row, New York.
  • Snustand and Simmons 2000 Principi di genetica.

 

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RICERCA 26 Agosto 2015

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20BUONI 04 Agosto 2015

#20 BUONO - chi sono?

Poco più che ventenne, i dottori gli diagnosticarono la sclerosi laterale amiotrofica e gli concessero due anni di vita. Oggi, all’età di settantacinque anni è uno degli scienziati più riconosciuti e autorevoli al mondo.

20BUONI 04 Agosto 2015

#19 BUONO - chi sono?

Per alcuni è l’inventore del ventesimo secolo mentre per altri è un illustre sconosciuto.

PREMI

#20BUONI vincitore di EurekaRoma 2018

Progetto #20BUONI

Vincitore del Premio per la divulgazione scientifica EurekaRoma 2018 a cura di Roma Capitale