Ma il modello atomico di Rutherford aveva un problema: non era compatibile con le leggi della fisica classica, infatti il movimento degli elettroni implicava una perdita di energia che li portava a cadere sul nucleo, condannando di fatto l’atomo alla propria morte. Fu Bohr a fornire al modello di Rutherford le prime basi teoriche e per fare ciò dovette chiamare in causa un concetto nato solo 12 anni prima: il quanto elementare d’azione, scoperto dal fisico tedesco Max Planck.
Dettaglio dell'arnia di BUONO dedicata allo scienziato Bohr © BUONO
Bohr si concentrò unicamente sull’atomo di idrogeno e a marzo del 1913 inviò a Rutherford il primo di una serie di tre articoli e nacque così la teoria quantistica dell’atomo. Partendo dal fatto sperimentale che l’ idrogeno è stabile come la maggior parte degli atomi, Bohr suppose che anche l’orbita lo fosse; inoltre ipotizzò l’esistenza di alcuni stati nei quali l’elettrone poteva muoversi senza emettere energia e li chiamò stati stazionari. Gli elettroni potevano occupare solo orbite fisse, ad una precisa distanza da nucleo e tale distanza tra le orbite doveva essere un multiplo della costante di Planck. Ciascuna orbita poteva essere identificata con un numero intero, n, che egli chiamò numero quantico principale.
Api in volo verso l'arnia di BUONO dedicata a Bohr © BUONO
Tuttavia nel 1925 il fisico tedesco Heisenberg scrisse la prima formulazione rigorosa della meccanica quantica in cui negava ogni rappresentazione dell’atomo; l’anno seguente l’austriaco Schrodinger sviluppò la meccanica ondulatoria per descrivere il comportamento dei sistemi quantistici. Dalla discussione a tre con Bohr a Copenaghen, nell’estate del 1926, nascerà quella che oggi è conosciuta come l’Interpretazione di Copenaghen dei fondamenti della meccanica quantistica.
Ritwitta l'indovinello per giocare con i tuoi amici!
#BUONO #7
— buono (@ilmielebuono) 12 dicembre 2016
Con una semplice e rivoluzionaria idea ho ipotizzato per gli elettroni regole del tutto nuove. Chi Sono? #20BUONI #savethebees pic.twitter.com/dC233ecHOF