Le api, infatti, impollinano la maggior parte delle piante spontanee e selvatiche (circa l’80%), definendo il profilo vegetazionale di un certo territorio; ma impollinano anche la maggior parte delle piante di interesse agricolo, tant’è che numerosi studi hanno dimostrato il valore economico che le api rivestono per l’agricoltura, incrementandone la produttività. E’ più difficile, invece, quantificare il valore che le api rivestono per l’ecosistema naturale, importante perché un’eventuale carenza di impollinazione delle piante entomofile selvatiche potrebbe avere conseguenze drastiche, fino a portare alla loro completa estinzione (al contrario, nel caso di una pianta agricola è possibile intervenire in vari modi per renderla più produttiva).
Le api impollinano circa l'80% delle piante spontanee e selvatiche ma anche la maggior parte di quelle di interesse agricolo e diversi studi hanno evidenziato l'incremento di produttività di culture soggette ad impollinazione da parte delle api.
Dato il loro ruolo nella natura, è sconfortante constatare che le api sono in declino. Le cause di tale declino sembrano essere soprattutto di origine antropica, come l’agricoltura intensiva, causa di perdita di habitat e biodiversità e l’uso di pesticidi, che risultano tossici per gli insetti impollinatori. In aggiunta a ciò, le specie invasive, gli agenti patogeni e i cambiamenti climatici possono avere un impatto negativo sulle popolazioni di api. Tutti questi fattori sono interconnessi tra di loro e la vera sfida oggigiorno sembra essere quella di ridurre l’impatto dell’attività umana sulla vita dell’ape. Un metodo semplice molto efficace consiste nel mantenere e salvaguardare gli habitat naturali nel mosaico del territorio agricolo attraverso un’Area protetta naturale.
Le popolazioni di api sono in declino e le cause sono sopratutto di origine antropica.
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Proprio per questo BUONO ha scelto l’Oasi LIPU di Castel di Guido dove collocare i primi “Venti BUONI”, ossia le prime venti famiglie di api.
Qui, esse hanno trovato un habitat naturale inserito all’interno di un’azienda di agricoltura biologica confinante con la Riserva del Litorale Romano. Dati i potenziali rischi a cui le api vengono esposte e la scarsità di dati presenti nel mondo scientifico, sarebbe anche auspicabile acquisire maggiori informazioni su come le api rispondono agli attacchi esterni e affrontano i problemi dell’alveare. In questo senso BUONO mette in atto un programma di biomonitoraggio, al fine di poter agire con maggiore consapevolezza. Solo con lo studio e la ricerca è possibile cercare soluzioni concrete ai problemi delle api ed è per questo che BUONO a sostegno della ricerca, ha dedicato il proprio apiario a 20 scienziati che con le loro scoperte hanno reso il mondo quello che noi tutti oggi conosciamo.
Solo con lo studio e la ricerca è possibile cercare soluzioni concrete ai problemi delle api.
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L’impegno che abbiamo nel proteggere le api diviene utile solo alla luce di una sensibilizzazione della collettività all’importanza che le api hanno nella natura. Per questo motivo BUONO porta avanti un progetto didattico all’interno delle scuole, perché tutelare l’ape significa garantire la conservazione dell’ambiente in cui essa vive e garantire la salute del pianeta e dell’intera umanità.
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BIBLIOGRAFIA
- Winfree R. (2010) The conservation and restoration of wild bees. Annals of the New York Academy of Science.
- Brown M.J.F., Paxton R.J. (2009) The conservation of bees: a global perspective. Apidologie.
- Contessi A. (2004) Le api. Biologia, allevamento, prodotti. Ed. ed agricole.