La smielatura è l’operazione apistica che consiste nell’estrazione del miele dai telaini. È ovviamente uno dei momenti più attesi per chi pratica l’apicoltura. Rappresenta il risultato di tutti gli sforzi del lavoro compiuto in precedenza e come ben sai di sforzi ne abbiamo fatti molti nell’ultimo periodo.
La smielatura è l’operazione apistica che consiste nell’estrazione del miele dai telaini.
In un anno dove il clima ha giocato un ruolo cruciale nel condizionare la produttività apistica, non possiamo fare a meno di sentirci davvero soddisfatti di questo traguardo!
James alle prese con i controlli delle arnie in Oasi © BUONO
IL PERIODO DELLA SMIELATURA
Il momento ottimale per smielare non è scritto nella pietra ma varia molto a seconda della località in cui si lavora, il clima, che tipo di attività si sta praticando (apiario stanziale o nomadismo). Sono molti insomma i fattori che entrano in gioco.
Quando è quindi il momento giusto per smielare?
A prescindere da quale sia l’attività si stia praticando, clima o altri fattori, per poter serenamente procedere con la smielatura è fondamentale che il miele sia arrivato a maturazione e che non contenga quindi più del 17-18% di umidità.
Per procedere con la smielatura è necessario che il miele sia arrivato a maturazione e che non contenga quindi più del 17-18% di umidità.
Nella pratica il miele si considera pronto per essere raccolto quando le cellette in cui è stato riposto vengono opercolate dalle api o, in alternativa, quando sono terminate le fioriture di una certa area, un fatto che indica la fine del flusso nettarifero.
Per quanto concerne l’apiario BUONO le arnie dalle quali stiamo andando a prelevare il miele sono le arnie dello scorso anno. Daremo tempo infatti alle nuove famiglie di quest’anno di assestarsi, crescere e prepararsi alla stagione invernale senza interferire in questo senso.
Il miele si considera pronto per il raccolto quando le cellette in cui è stato riposto vengono opercolate dalle api o quando sia terminato il flusso nettarifero.
Dettaglio di cellette già opercolate e di cellette aperte © BUONO
Quest’anno le arnie non sono andate tutte in produzione, vuoi per sfortuna, vuoi per diverse problematiche a cui siamo andati incontro, ma la cosa più intrigante è vedere e cercare di capire come e perché certe famiglie hanno lavorato di più di altre: per esempio un paio delle nostre famiglie hanno lavorato su più di un melario!
Solo dopo aver effettuato controlli regolari dei melari, possiamo passare alla raccolta del miele che non è affatto una passeggiata come potrebbe sembrare.
Quando arriva il giorno in cui si devono portare a casa i melari bisogna aver allenato i propri muscoli: il problema in termini di peso è che un melario da posizionare con un po’ di cera dentro pesa solo qualche chilo, mentre quando si deve togliere pesa una ventina di chili con il miele dentro.
Un melario da posizionare con un po’ di cera dentro pesa solo qualche chilo, mentre quando si deve togliere pesa una ventina di chili con il miele al suo interno.
Inoltre, il melario e il nido sono incollati dalla propoli, il che rende la cosa più laboriosa, ma con un po’ di olio di gomito e gli attrezzi giusti si risolve facilmente.
Una volta portati al mezzo di trasporto il passo successivo è arrivare al laboratorio per procedere con l'estrazione del miele dai telaini.