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COSMESI NATURALE: come leggere l'etichetta per un consumo consapevole COSMESI NATURALE: come leggere l'etichetta per un consumo consapevole © Carlo Taccari
STILE DI VITA 18 Agosto 2016

COSMESI NATURALE: come leggere l'etichetta per un consumo consapevole

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In un momento storico in cui idealmente ogni merce prodotta in qualsiasi paese può essere consumata dall’altra parte del mondo, cercare di recuperare un rapporto sano e sostenibile con il consumo dei prodotti che usiamo può sembrare davvero un gesto rivoluzionario.

Non approfondiremo le ragioni storiche e filosofiche che hanno portato l’uomo a raggiungere questo punto di non ritorno, a sentire la necessità di avere a disposizione qualsiasi cosa e in qualsiasi momento, ma quello che sappiamo dirvi è che ad ogni azione corrisponde una reazione.

monocultura lavanda, con la fine della fioritura questo campo diverrà un "deserto" per gli impollinatori della zona

monocultura lavanda, con la fine della fioritura questo campo diverrà un "deserto" per gli impollinatori della zona.

Ecco quindi che le nostre scelte di vita e le nostre abitudini alimentari acquisiscono un ruolo importante, assumono quella carica rivoluzionaria a cui si faceva riferimento, perché ad esse è associato un peso: a qualsiasi prodotto infatti può essere associato un “impatto”, ossia un’influenza sulla natura e sugli esseri viventi che la abitano, vegetali e animali, incluso il genere umano soprattutto quello che vive in condizioni più povere.

Le nostre scelte di vita e le nostre abitudini alimentari hanno un ruolo importante perché hanno un’influenza sulla natura e sugli esseri viventi che la abitano, vegetali e animali, incluso il genere umano.

 

Considerando i prodotti cosmetici, ogni giorno uomini, donne e bambini entrano in contatto con centinaia di sostanze quando utilizzano ad esempio un sapone, un dentifricio o una crema. Molto spesso non si riflette abbastanza al momento della scelta del prodotto da acquistare, ma ci si lascia influenzare dal prezzo e dalla facilità di reperimento. Sarebbe invece opportuno ragionare in maniera più ampia: questo prodotto è sicuro per la salute? Qual è il suo impatto ambientale e sociale?

Un esempio calzante lo fornisce Nadia Tadioli nel libro “Senza trucco” pubblicato nel 2009 con Ecoalfabeto - Stampa alternativa:

“Chi l’avrebbe mai detto che, dopo aver cosparso abbondantemente per decenni i lattanti col borotalcosi sarebbe scoperto che l’acido borico era pericoloso, tanto da vietarne l’uso su bambini inferiori ai tre anni?”. - Nadia Tadioli

COME SCEGLIERE UN PRODOTTO?

Ma come scegliere quindi un prodotto tra le migliaia di prodotti diversi che sia più sano, naturale, con ingredienti sicuri e garantiti e che danneggi il meno possibile il pianeta?

In Italia i prodotti cosmetici sono disciplinati dal Regolamento (CE) n. 1223/2009. Già nel 1997 l’Unione Europea aveva introdotto l’obbligo di dichiarare in etichetta tutti gli ingredienti presenti, in ordine decrescente di peso, secondo la terminologia INCI ossia la Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici.

In Italia i prodotti cosmetici sono disciplinati dal Regolamento (CE) n. 1223/2009 che obbliga di dichiarare in etichetta tutti gli ingredienti presenti, in ordine decrescente di peso, secondo la terminologia INCI ossia la Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici.

Con questo metodo, gli ingredienti sono riportati secondo una nomenclatura standard, uguale in tutti i Paesi, che privilegia la denominazione scientifica. Alcune sostanze sono riportate in latino, quando sono usate tal quali senza aver subito modificazioni chimiche (es: olio di mandorle dolci sarà prunus amygdalus dulcis oil).

Questo è stato sicuramente un passo importante, ma il consumatore medio non è in grado di decifrare la terminologia tecnico-scientifica usata e potrebbe anche ignorare che alcuni ingredienti presenti nei cosmetici che usiamo possono provocare allergie o irritazioni, interferire con la nostra attività ormonale, essere mutagene o cancerogene in certe condizioni.

QUALI SONO LE SOSTANZE DA EVITARE PERCHÉ NON ECOSOSTENIBILI O DERMOCOMPATIBILI?

é possibile ritrovare derivati del petrolio in diversi cosmetici come ad esempio il burro di cacao

é possibile ritrovare derivati del petrolio in diversi cosmetici come ad esempio il burro di cacao.

Sicuramente riportiamo gli ingredienti derivati dalla raffinazione del petrolio, come i tensioattivi SLS, SLES (Sodium laureth sulfate, Sodium lauryl sulfate, Ammoniun lauryl sulfate e altri); gli emulsionanti come la paraffina liquida, i petrolati, i PEG e PPG (polyethylene glycol e stearyl ether); altri sono detergenti/sgrassanti altamente inquinanti come l’EDTA; altri altamente allergizzanti e in grado di rilasciare una sostanza potenzialmente cancerogena come la formaldeide, tra i quali troviamo: Triclosan e Imidazolidinyl urea, utilizzati come conservanti; infine i siliconi, polimeri semiorganici che si ricavano dalla silice, che generalmente riconosciamo perché terminano in -one e –siloxane o –silanol: i più comuni sono dimethicone, amodimethicone, cyclomethicone, cyclopentasiloxane.

COSA DICE LA LEGGE IN TERMINI DI OBBLIGHI DI ETICHETTA?

Oltre alle informazioni sul produttore, sul lotto di fabbricazione, sulla quantità, sul Paese di origine (se non appartiene alla Comunità Europea) e sulla scadenza, andranno specificate le precauzioni di impiego anche all’interno della confezione.

Ci sono poi tutta una serie di simboli alcuni obbligatori altri facoltativi, che qui di seguito proveremo ad elencare e a riconoscere insieme:

simbolo: "imballato seguendo le normative europee di riferimento"
questo simbolo significa che il prodotto è stato imballato seguendo le normative europee di riferimento.

pao
PAO (Period After Opening) indica il numero di mesi che il prodotto può essere usato dopo essere aperto. E’come una data di scadenza. Sarebbe utile quindi scrivere sulla confezione, soprattutto di prodotti voluminosi o che usiamo periodicamente come i solari, il mese e l’anno in cui abbiamo aperto la confezione.

bar code
Insieme di barre e numeri che facilitano l’automazione di molti aspetti legati al carico, scarico, vendita etc. In Europa si utilizza il sistema EAN European Article Numbering, composto da circa trenta barre verticali di spessore e distanza diversi, con alcuni numeri alla base. Se i primi due numeri sono 80 significa che il prodotto è di origine Italiana.

recycle
Imballaggi riciclati o riciclabili, le cui sigle e numeri corrispondono a specifiche sui materiali usati. (es: PE significa Polietilene)

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Questo simbolo indica che il produttore aderisce ai consorzi che contribuiscono al riciclaggio dei materiali.

Mentre per gli alimenti esiste un simbolo unico europeo che certifica la produzione biologica (la foglia verde con le stelline), per i cosmetici non è ancora disponibile ma fra i numerosi simbloli che potreste trovare, qui vi riportiamo quello dell’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica):

aiab
Il marchio Bio Eco Cosmesi AIAB garantisce una serie di punti come l’assenza di materie prime non vegetali allergizzanti e irritanti o ritenute dannose per la salute dell'uomo; l’assenza di prodotti OGM, di sperimentazione animale e di materiali non sostenibili dal punto di vista ecologico, sia nel prodotto sia nell'imballaggio e l’utilizzo di prodotti agricoli e zootecnici provenienti da agricoltura biologica certificata.

Se si digita “cosmetici” nel sito del Ministero della Salute si potrà accedere ad informazioni di base come le caratteristiche generali dei cosmetici e delle sostanze usate, la presentazione al pubblico, la vigilanza, la sperimentazione animale e la commercializzazione. Se invece volete avere informazioni più dettagliate sugli ingredienti dei cosmetici ecologici e biologici che usate provate a consultare il catalogo creato da ICEA che raccoglie più di 9000 sostanze registrate nell’inventario europeo INCI e permette di verificare la compatibilità ecobiologica dei prodotti cosmetici (www.icea.info/it).

COSMETICI NATURALI BUONO

Addentrarsi in questi aspetti della cosmetica può essere difficile per chi è alle prime armi ed è per questo che noi di BUONO abbiamo scelto di preparare alcuni cosmetici naturali, per permetterti di toccare con mano e sperimentare in prima persona un prodotto artigianale realizzato con le giuste materie prime e senza conservanti. Perchè essere consumatori consapevoli è il primo passo nella tutela della natura.

Nelle nostre preparazioni usiamo alcuni prodotti dell'alveare come la cera d'api e il miele, sostanze le cui proprietà benefiche sono note da migliaia di anni e ci piace condividere con te questo meraviglioso mondo.

Inoltre con l'acquisto di questi cosmetici naturali sostieni l'Associazione, ci aiuterai a fare qualcosa di BUONO!

Per informazioni e acquisti scrivici a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- CREME E BURRI CORPO -

cosmetici naturali buono © BUONO

BURRO CORPO: burro di cacao, cera d’api, burro di karitè, olio di germe di grano, olio di girasole, olio essenziale alla lavanda, rosa, fiori d'arancio.
CREMA MANI: burro di karitè, cera d’api, olio di nocciolo di albicocco, di macadamia, calendula, girasole, miele olio essenziale al bergamotto.
CREMA VISO (galenica): olio di girasole, calendula, germe di grano, acqua di rosa, cera d’api, olio essenziale alla rosa e neroli.
BURRO CACAO: burro di cacao, burro di karitè, cera d’api, olio di mandorla, calendula e girasole, miele.

- SAPONI ARTIGIANALI -

saponi naturali buono © BUONO

Naturali e a nido d’ape: olio di oliva, arachidi, ricino, miele.
Aromatizzate e scrub: olio di oliva, mandorle, ricino, cocco, miele.

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Ultima modifica il 08 Marzo 2017
Serena Cavallero

Nata a Terni nel 1982, laureata nel 2008 in Biologia Cellulare Applicata, dottore di ricerca in Sanità Pubblica nel 2012. Assegnista di ricerca presso la sezione di Parassitologia del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza, si occupa per "BUONO" degli aspetti inerenti la ricerca e l’educazione.

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